Le attrazioni digitali sono ormai all’ordine del giorno ed è diventato quasi difficile sorprendersi di fronte alle novità dell’ultima ora. In rete si trova praticamente di tutto, dai giochi di carte ai piccoli quiz o rompicapo, dagli intramontabili giochi da tavolo fino ai videogame più tradizionali che troviamo anche su console come Playstation, Xbox o Nintendo. In pochi, però, potrebbero aver sentito parlare fino ad ora dei social-network game, dei giochi online che approfittano per l’appunto dello strumento dei social.
Si tratta perlopiù di app per browser, che cercano di scimmiottare vecchi videogame classici o proporre altri giochi come quelli di carte. Pioniere fu “Facebook-to-Mobile”, sviluppato nel 2011 dalla società finlandese Star Arcade. Anche il noto e ormai dismesso “FarmVille” rientrava in questa categoria, così come “The Sims Social”. Tra le aziende che più hanno alimentato questo settore si possono citare Bigpoint Games, Zynga e Wooga. Insomma, queste attrazioni sono diventate realtà già da diverso tempo e ancora oggi riescono a riscuotere un successo degno di nota.
Uomini e donne sembrano contribuire equamente alla platea dell’utenza, che in genere ha un’età compresa tra i 30 e i 60 anni. I più piccoli, infatti, preferiscono divertirsi con il gaming tradizionale su console. I social-network game sono comunque gratuiti e anche per questo riescono ad attirare parecchi partecipanti. Di fatto, si tratta di applicazioni client-server e nel tempo sono stati adottati vari linguaggi informatici adoperando più tecnologie per rimanere al passo con i tempi, anche sotto il profilo della sicurezza. La differenza principale con i videogiochi ordinari risiede nella continua opera analitica, utile per ottimizzare rapidamente le meccaniche di gioco e favorire l’engagement.
Un videogioco sociale ha il vantaggio di essere eventualmente asincrono, il che permette di divertirsi senza il bisogno che gli altri partecipanti siano presenti simultaneamente. Missioni od obiettivi possono essere messi a disposizione soltanto se un giocatore condivide le sue informazioni con gli amici collegati dal social network che ospita il gioco o li fa giocare: di norma non sono contemplate particolari condizioni di vittoria, perché la maggior parte degli sviluppatori conta sul fatto che gli utenti si approccino spesso ai loro giochi. Il gioco non ha un vero e proprio finale e raramente si proclamano dei vincitori, di base infatti nasce tutto per l’intrattenimento. Spesso i giochi includono una valuta virtuale che si può anche acquistare con denaro reale, così da ottenere delle migliorie.
Nemmeno il fenomeno dei social-network game, comunque, è esente da critiche. I giochi di questo tipo aumenterebbero infatti lo spam e il phishing del 50% nelle piattaforme di social media, grazie al proliferare di account fasulli o bot che inviano messaggi agli utenti proprio fingendosi applicazioni di social gaming. Dato che sono i giocatori stessi a cadere nel tranello e ad aggiungere addirittura tra gli amici gli spammer, questi ultimi non possono essere sospesi dalla piattaforma, non violando termini e condizioni. Altre lamentele sono state spesso rivolte agli addebiti indesiderati, che possono verificarsi quando si comunica il proprio numero di telefono e si finisce con l’abbonarsi a servizi come l’oroscopo.
Comments
You may also like
-
Social Network: consigli per un uso responsabile
-
Perché i giovani usano TikTok e non Facebook?
-
Social Media Manager: le evoluzioni future derivanti dall’introduzione dell’IA
-
IL 65% DELLA GEN-Z E MILLENNIAL SCEGLIE UNA META TURISTICA ISPIRATA DAI SOCIAL NETWORK
-
Calcio e social media: i club europei con più follower