La generazione Z è rappresentata da tutti i giovanissimi nati tra il 1997 e il 2021, quelli che vengono comunemente definiti nativi digitali. Sono giovani che hanno sempre conosciuto le nuove tecnologie. Le hanno provate in prima persona sin dai loro primissimi anni di vita e così facendo hanno imparato ad utilizzarle. Le sfruttano ogni giorno, per lo studio, per il tempo libero, per comunicare, per farsi conoscere e per esprimere la propria personalità, il proprio modo di essere. Non solo, le sfruttano anche per cercare di far valere i loro diritti, per far sentire la loro voce. Tutto bello, bellissimo anzi, non c’è chi dire.
Eppure sono molti i rischi in cui proprio la Generazione Z può incorrere online. Tra questi, l’odio che sui giovani può riversarsi attraverso i social network. Karin Ann è una giovane cantante che è stata attaccata in più di un’occasione proprio da messaggi di odio di questa tipologia. Ha deciso di trasformare questa sua esperienza in una canzone, che è come una risposta a tutti i suoi haters. Non è una risposta carica di rabbia. La rabbia infatti non può che fomentare ulteriormente l’odio. No, la risposta che Karin ha deciso di dare ai suoi haters con “Looking at porn” è leggera, divertente, satirica, una risposta che fa sorridere e che permette proprio per questo motivo di ridicolizzare l’odio, un odio tanto ridicolo da perdere valore e forza.
Looking at porn, una divertente risposta agli haters e all’odio dilagante online
Looking at porn (qui il video)è una canzone leggera. Lo stile è quello tipico di Karin Ann, pop, indie, con vaghi cenni rock. È leggera e divertente, ma anche ricca di determinazione, proprio come la stessa Karin. La rappresenta davvero molto bene e rappresenta alla perfezione tutti i giovani di oggi, giovani che vogliono poter camminare a testa alta nel mondo fregandosene di ciò che pensano gli altri, che vogliono far valere i loro diritti e vivere in libertà.
Il video della canzone è già disponibile su YouTube, anch’esso ricco di determinazione e davvero ben realizzato. Non poteva essere altrimenti, dopotutto alla regia troviamo niente meno che Simone Peluso. Doveroso ricordare che Karin non ha scritto completamente da sola il brano e le musica, ma si è avvalsa della collaborazione di Matt Schwartz, che è anche il suo produttore musicale. La giovane artista slovacca ha ammesso che Matt ha saputo capire in modo eccellente la sua visione creativa e ha dimostrato di avere un’abilità che può essere definita più unica che rara, quella di riuscire a fare emergere quei lati della personalità che spesso si tende invece a tenere sotto silenzioso, a reprimere, magari per paura, magari per vergogna.
Karin Ann: un’artista che merita di essere seguita
Karin Ann è un’artista che merita di essere seguito proprio perché tratta temi di grande attualità. Inoltre è molto attiva, lotta infatti in modo davvero intenso affinché i diritti delle minoranze e della comunità LGBT possano essere rispettati. Nel mese di luglio 2021 la giovane ha portato il brano “Babyboy” alla televisione nazionale polacca. Durante l’esibizione ha tirato fuori dalla tasca una bandiera arcobaleno e l’ha messa in bella vista davanti alla telecamera. Un chiaro segno del suo attivismo, un messaggio che in un paese conservatore come la Polonia è arrivato in modo forte. C’è chi afferma che lei sia la nuova Billie Eilish e che sia il futuro del mondo musicale al femminile. Quel che è certo è che è un’artista di grande successo che riceve larghi consensi dal pubblico. Quel che è certo è che nonostante la giovane età ha un talento incredibile e le idee davvero molto chiare su quale mondo vorrebbe per le nuove generazioni.
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